Innovazione tecnologica applicata alle aziende agricole

L’innovazione avanzata di macchine ed impianti del parco tecnologico delle aziende agricole riguarda la meccatronica e automazione, la georeferenziazione, i dispositivi di interfaccia (GUI, controller e PLC) con le mappe di prescrizione, la telemetria, al fine di attuare operazioni appropriate in VRT e di fornire dati di tracciabilità delle operazioni attuate.

Le principali applicazioni già operative riguardano:
spandiconcime a rateo variabile per il controllo della omogeneità di sviluppo negli appezzamenti e per il controllo dello sviluppo vegetativo ; defogliatrici a rateo variabile per il controllo della vegetazione soprattutto nella fascia produttiva;
irroratrici a rateo variabile per ridurre e ottimizzare l'uso dei prodotti fitosanitari ( fitofarmaci ) e fertilizzanti liquidi anche per conformarsi alla direttiva 2009/128/CE sull'uso sostenibile dei pesticidi; macchine per la gestione VRT del suolo, ovvero diversa profondità di aratura, gestione variabile dell’inerbimento, pacciamatura differenziata nel sottofila; irrigazione localizzata differenziata; vendemmiatrici a raccolta differenziata sulla base di parametri di maturazione delle uve;

Ma anche le tecniche colturali stanno cambiando, in una virtuosa riscoperta del pregio della scienza agronomica, come il biomulching, ovvero la nuova tecnica di ginocchiatura e schiacciamento delle cover crops per la creazione di uno strato pacciamante che preservi il suolo dall’erosione e lo mantenga nelle migliori condizioni al fine della creazione delle migliore ambiente per la biocenosi, l’attività dei nutrienti e la salubrità delle radici e della intera pianta.

L'adozione crescente di queste tecnologie sta cambiando nel profondo la meccanizzazione della viticoltura e rappresentano una pietra miliare nello sviluppo storico di tutta la meccanizzazione agricola . Il futuro sviluppo si sta già sperimentando nel Progetto RHEA. Progetto focalizzato sulla progettazione, sviluppo e sperimentazione di una nuova generazione di sistemi automatici robotizzati per eseguire operazioni di gestione sostenibile delle colture con una flotta di robot , eterogenei – terrestri e aerei – dotati di sensori, e attuatori avanzati controllati da sistemi computerizzati con cui i rilievi vengono elaborati da algoritmi di controllo decisionale per restituire indicazioni operative. Molti sono d’altronde gli esempi di robot anche nella viticoltura: recentemente la Wall-ye francese ha prodotto un robot per la potatura e la raccolta che ha avuto non poche critiche da parte dei viticoltori anche sulla stampa nazionale(Le Figaro). Non dobbiamo d’altronde scordare che tutte le innovazioni richiedono tempi adeguati per creare quella rete comunicante di strutture, competenze e servizi che le rendano effettivamente utilizzabili: nel dopoguerra i pneumatici hanno richiesto 10 anni per essere accettati e diffusamente impiegati.

Un progetto parallelo, il progetto CROPS, sta sviluppando bracci robotizzati per le applicazioni localizzate a spot sulla coltura.

Per quanto riguarda la redditività della agricoltura di precisione molti sono rapporti positivi, disponibili al momento soprattutto per le operazioni inerenti l’impiego di concimi: esperienze sulla pluriennale azione di apporto variabile di nutrienti nella agricoltura di precisione confermano il raggiungimento di un notevole tasso di omogeneità e con livelli ottimali di elementi nutritivi e innalzamento della fertilità del suolo. Il tutto con meno spreco di sostanze nutritive e una migliore redditività: la quantità di fertilizzanti è stata ridotta del 32,4 % in VRT e le aziende hanno ridotto le spese in materie prime del 21% .

Deve essere tenuto in debita considerazione nella adozione di sistemi capaci di attuare una agricoltura di precisione, così come accade da sempre ed in ogni caso di impiego di macchine, del “fattore di scala aziendale”, ovvero della effettiva possibilità di ammortizzare gli investimenti (costo macchine, sistemi, costo della variazione della logistica di lavoro, costo per il personale specializzato): due sono le scelte che possono essere adottate positivamente: ricorrere a aziende di servizio o dotarsi di attrezzature proprie.

Le ricerche internazionali concordano nel sottolineare tre fattori di successo nell'adozione della PA : l'importanza dei servizi ausiliari alle aziende agricole, la dimensione regionale della rete dei servizi , e la comunicazione in comune con il mercato ed i consumatori .

Questa nuova impostazione della Smart Agriculture, agricoltura intelligente permette, infine, di avere a disposizione un “cruscotto di monitoraggio” che consente all’imprenditore di avere sotto controllo i fattori produttivi e gli indicatori di e produttività, sostenibilità. Ciò che apre al nuovo rapporto di condivisione del processo con i consumatori, le popolazioni astanti, gli enti gestione dei territori. (www.willvoteforfood.com)